Quando studiava all’Università di Lisbona fra 1970 e 1980 ho scritto uno studio contro-corrente su Hitler: Ricordo che libri, professori e incluso un prete tedesco difendevano la teoria che Hitler aveva potere ipnotici su le masse. Io aveva studiato e praticato ipnosi. Non mi convinceva quella teoria. Hitler era stato un fallito artista, vissuto da povero straniero e iniziato la carriera politica in una birreria fino ad arrivare a essere votato da 92% degli elettori. Non credo che questo sia possibile con doti d’ipnotismo. Credo che più d’ipnotizzatore delle masse fosse un artista nel capire il sentimento collettivo del momento. Vedendo adesso un libro con il titolo “Hitler figlio del suo tempo”, credo che la mia teoria di più di 30 anni fa era rivoluzionaria per quel tempo e diventa adesso popolare, (1). In quel periodo tutti erano interessati in attribuire le colpe del disastro della guerra e del nazismo a un mostro con poteri diabolici. In realtà credo che se possa spiegare il fenomeno Hitler come sequenza di un sentimento popolare dell’orgoglio germanico traumatizzato delle conseguenze della guerra anteriore e umiliante del trattato di Paris.